sabato 16 luglio 2011

Nova Invicta Grappling Cup II - report a cura di Natale Cassano

Fonte: Grappling Italia
Niente ferma una passione.

Il lottatore lo sa: dolori muscolari, contratture, stanchezza, mentre sei su un tatami a guardare in faccia l’avversario pensando alla strategia di lotta o stai sudando di fronte all’ennesimo funzionale, magicamente scompaiono e l’adrenalina inizia a scorrere come un fiume in piena nel tuo corpo. Con la stagione estiva arriva anche il caldo, temibile avversario, che però ancora non riesce a fermarti.

E così io, insieme ai compagni della WCRA, ci siamo dati appuntamento davanti a casa del mestre per intraprendere un viaggio di più di 200 chilometri per andare nuovamente a combattere, in una giornata che si prospettava non calda, ma bollente. Molta più adatta ad una gita in spiaggia, piuttosto che ad un furioso combattimento.

La destinazione: le rovine di Paestum, dove all’interno dell’agriturismo “la ruota del pavone” sarebbe stata ospitata la seconda edizione del “Nova Invicta Grappling cup”, organizzata dall’omonima accademia salernitana.

Nettuno, il cui tempio giace solo a poca distanza dal luogo della competizione, sembra aver benedetto la gara. E così il tempo si mantiene sereno per tutta la mattinata, mentre tutto attorno alle rovine ormai secolari dell’antica Paestum ti fanno sentire in un clima da antico lottatore greco. Uno spettacolo unico che fa da sfondo ad un’importante competizione nazionale, cosa chiedere di più?

La realtà del Grappling e del Jiu jitsu nel sud Italia si sta sviluppando molto velocemente , lo dimostrano anche le passate edizioni della Submission cup di Andria (Puglia) e la prima edizione della Salento Open Cup di Jiu Jitsu, che hanno portato centinaia di lottatori italiani con e senza kimono a lottare nel piacevole ambiente pugliese.

Tra le molte accademie del sud possiamo citare la WCRA, attiva a Bari e Provincia, la Submission Fighting Union di Molfetta, la giovane South Side Jiu jitsu che ha dimostrato comunque di allenare ottimi combattenti e la Nova Invicta, che chiaramente giocava in casa.

L’organizzazione dei combattimenti della Nova Invicta Grappling cup ha seguito uno schema classico delle competizioni di questo tipo: divisione in 3 classi di categorie basate sugli anni di pratica (meno di tre anni in classe C, 3 anni classe B, più di 3 anni classe A) e in classi di peso dai 64 kg ai 90 kg. Tra le novità importanti è la divisione per età, che ha permesso ai minori di 17 anni e agli over 60 di combattere insieme a lottatori della loro stessa età.

Nel complesso una bellissima esperienza, che ha mostrato nelle classi B e C le nuove leve della lotta a terra dare il massimo e mostrare un ottimo livello tecnico, riservando non poche emozioni e sorprese rispetto ai pronostici iniziali.

Ad un livello superiore erano le lotte di classe A, che hanno ospitato grandi campioni del sud Italia, come Roberto Avallone, campione del mondo di Jiu Jitsu quando era cintura blu, nonché diversi atleti attivi nel circuito MMA italiano, che hanno voluto mettere ancora in gioco e migliorare in competizione esclusivamente la lotta a terra.

Nel tardo pomeriggio si è svolta anche la competizione open, anch’essa fortemente gremita da atleti dei più disparati pesi. Da lodare anche la lealtà dei lottatori più pesanti che hanno sempre posto il giusto peso contro gli avversari più leggeri, evitando contratture e dolori con un’atteggiamento che ancora è raro nel panorama italiano della lotta a terra.

E così si è conclusa la competizione, in un clima da raduno del sud Italia, più che di gara. Al di fuori del tatami i diversi allenatori si scambiavano fraternamente pareri sui propri combattenti e si invitavano a vicenda nelle rispettive accademie per crescere tecnicamente sul tatami allo stesso. Un livello di unità che andrebbe dimostrato anche a livello nazionale dalle varie accademie, ancora troppo in competizione tra di loro nel campo del Brazilian Jiu Jitsu e del Grappling.



Natale Cassano, 22 anni. Giornalista ancora alle prime armi con la passione per la lotta, specialmente a terra, dopo 3 anni di pratica nel Brazilian Jiu Jitsu e nel Grappling tra Roma e Bari nelle accademie WCRA e Tribe Jiu Jitsu.


Natale Cassano (pantaloncini rossi) con il suo maestro Paolo Girone (no capelli!)

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